venerdì 6 agosto 2010

affaritaliani.it su Sovvertire il diluvio maggio 2010




Dopo l’incontro dei precari ISPRA con Napolitano al Quirinale in occasione della giornata dei lavoratori
è in uscita "Sovvertire il diluvio"d di Isabella Borghese (18:30 edizioni, collana Microlit diretta da Luca Moretti)

(…) Il mio arrivo sul tetto era sempre in orari tra i più disparati. Due giorni al Natale sembrava tutto sull’orlo del precipizio. All’istituto squillava impertinente una telefonata per niente positiva, “Scendete o sgomberiamo”. Una aut aut proferito senza vergogna. Gli occupanti si riunivano sul tetto, “È inammissibile”, spiegava Filippo ai suoi colleghi, ormai amici e uniti dal profondo vincolo della solidarietà. Sentivo voci perdersi nell’aria e sovrapporsi una sopra l’altra senza riuscire a poter intuire chiaramente ogni parola, seppur mi risultasse decisamente facile intuirne i significati. “Chiamiamo i politici!”, spiegava “dobbiamo ottenere ancora la loro attenzione”. Questa volta un unico e chiaro “Sì” era un coro unanime, accompagnato da diversi “Assolutamente, sentiamo Furio Colombo”, proponeva Elisa. “Certo”, acconsentiva Manuela, “dobbiamo fare qualcosa subito”.


Dopo il licenziamento di circa duecento persone per i tagli alla ricerca ambientale l’Istituto ISPRA (Istituto per la Protezione e la Ricerca Ambientale) a novembre 2009 decideva di ribellarsi rompendo il silenzio guidato da un anno e mezzo di lotta tra manifestazioni, assemblee e richieste di attenzione quasi mai soddisfatte. L’occupazione del tetto dell’Istituto diveniva allora uno strumento necessario. Un’occupazione seguita da una telecamera ventiquattro ore su ventiquattro e dai mass media che hanno accompagnato e seguito la vita di questi precari con attenzione e riguardo.
Tutti sapevano cosa accadeva giorno per giorno sotto il diluvio di un tetto coperto solo da nuvole capricciose. Ma nessuno ha raccontato un giorno qualsiasi dei precari tra i cinquantanove trascorsi ventiquattro ore su ventiquattro lì sopra. Sovvertire il diluvio è proprio questo. L’autrice, Isabella Borghese, dopo aver trascorso tempo e condiviso parole con molti di loro ha scelto di dedicargli uno spazio per ricordare il loro coraggio e questa protesta. Sovvertire il diluvio diventa allora un racconto sulla vita dei precari-occupanti. La loro quotidianità. Le tende per dormire. Il cibo da spartire. Le interviste a cui rispondere. Le assemblee a cui partecipare. La fiaccolata organizzata dal municipio di Boccea. Il coraggio e la forza di qualcuno e i momenti di sconforto di qualcun altro. Chi c’era e chi non c’era. La generosità di chi partecipava da fuori alla loro occupazione. L’egoismo di chi non è neanche salito per difendere la propria causa. Sovvertire il diluvio è la storia di chi ha vissuto un tetto per protestare e ricordare che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro e i tagli alla ricerca e alla protezione ambientale non sono una realtà possibile da vivere. Ed è anche e soprattutto il racconto di un gruppo di precari che con forza, costanza e solidarietà hanno dato voce a tutti i precari d’Italia di oggi.

Isabella Borghese, romana, giornalista, ufficio stampa, organizzatrice di eventi. Nel 2009 lancia il progetto Livres & Bijoux che vince la sesta edizione del premio DonnaeWeb. Autrice di numerosi racconti pubblicati su antologie e blog letterari e di Minimal hotel e di Subliminal autogrill (18:30 edizioni). Redatrice di Terranullius.it e del trimestrale TN. Collabora con diverse realtà editoriali. Attualmente lavora alla seconda collezione di Livres & Bijoux e alle prossime pubblicazioni. Sul web sta curando il progetto antologico: Ron ron, ron ron, evviva il gatto!, evviva il gatto! ispirato a Le chat de la voisine, di Yves Montand.

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